Lente di ingrandimento sui giovani e le loro esigenze.

In apertura del nuovo anno pastorale torniamo a parlare dei giovani e del sinodo a loro dedicato (con tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”) che sarà avviato nell’ottobre 2018.

Dall’11 al 15 settembre si è svolto, presso la curia generalizia dei gesuiti a Roma, un seminario internazionale che ha avuto l’obiettivo di analizzare la situazione giovanile nel mondo, in preparazione all’assemblea dei vescovi.
La testimonianza di mons. Fabio Fabene, sottosegretario della Segreteria generale del Sinodo, ci ha dato una prima vista sulle esigenze che i giovani avvertono nei confronti della Chiesa di oggi.

“I giovani chiedono una Chiesa che sia casa, famiglia e comunità”, si apprende dall’intervista rilasciata da mons. Fabene. Esigenza che ci permette di capire come i giovani d’oggi, immersi nella frenesia della quotidianità, abbiano bisogno di una Chiesa che possa accoglierli, in cui si possano sentire a casa, protetti, un luogo dove possano trovare persone amiche con cui confidarsi.
Questi pilastri, che nel mondo d’oggi possono venire a mancare, sono fondamentali per i nostri giovani che devono poter trovarsi di fronte ad una Chiesa, una comunità, con braccia aperte, pronta a non fermarsi di fronte ai pregiudizi ma capace di cogliere la ricchezza di ognuno e di valorizzarla.

“I giovani chiedono alla Chiesa anche la coerenza delle loro guide, ascolto, responsabilità”.
È quindi una generale esigenza di attenzione che i giovani rivolgono alla Chiesa. Come è richiesto un impegno alla comunità tutta, così è chiesto a chi ha il compito di educare i ragazzi, tutti coloro che hanno delle responsabilità nei loro confronti.
L’educazione non diventi una semplice trasmissione di concetti, teorie e regole ma sia una correlazione, una collaborazione, tra educatori e giovani.
Non c’è modo più efficace di educare dei ragazzi se non “dando l’esempio”, ascoltando le loro esigenze, avendo la consapevolezza di avere un compito importantissimo.
I ragazzi ripongono molta fiducia nelle loro guide ma sta a queste ultime saperla mantenere.
Tuttavia, come ammette mons. Fabene, “la Chiesa è da tempo che esorta alla coerenza non solo i suoi pastori ma anche i suoi fedeli”.

Per ora queste considerazioni sono state ritenute le più rilevanti ma la raccolta di informazioni mediante il questionario (online e cartaceo) terminerà nel novembre 2017. I dati fruibili ad oggi derivano tutti dalle compilazioni online, 100mila questionari compilati e 250mila pareri raccolti, sono quindi ancora moltissime le voci da ascoltare per prendere coscienza assieme dei veri bisogni appartenenti ai giovani.

Azione Cattolica della Comunità Pastorale Santa Maria in Binda