La Parola al Parroco – 14 Maggio 2017

NOSTRA SIGNORA DE LA SALETTE

In questa giornata in cui il Signore ci fa dono dello Spirito Santo con il Sacramento della Cresima, è bello poter fermarci a conoscere l’evento di questa apparizione, ancora in Francia e ancora a due semplici pastorelli.

Il 19 Settembre 1846 alle tre del pomeriggio la Madonna appare a Massimino di 11 anni e a Melania di 14 anni. Questi due pastorelli dopo aver mangiato il loro semplice pasto, si addormentano presso una fontanina allora asciutta. Verso le tre del pomeriggio Melania si sveglia e chiama Massimino perché non vedendo le mucche vengono prese dalla paura. Ritrovano le mucche che tranquillamente stanno pascolando, ridiscendono verso la fontanina e laggiù vedono un globo di luce sfolgorante. “Massimino vieni a vedere una luce!” Mentre i due si stropicciano gli occhi, il globo di luce si apre e lascia intravvedere una persona seduta, col viso tra le mani, i gomiti appoggiati sulle ginocchia, nell’atteggiamento di un’estrema sofferenza. Melania alza le braccia e con un gemito lascia cadere il suo bastone; Massimino la rincuora: “Riprendi il tuo bastone e se ti fa qualcosa, gli do io una buona bastonata”. Ma… una mamma che piange non può fare del male a nessuno! Intanto la Bella Signora (così la chiameranno sempre i due pastorelli) si alza, incrocia le braccia sul petto e, sempre piangendo, si rivolge ai due piccoli: “Avvicinatevi, figli miei, non abbiate timore: sono qui per narrarvi una grande novella”, così dicendo muove con grazia sovrana qualche passo verso di loro come per invogliarli a scendere. Si precipitano verso la bella Sconosciuta e le si accostano tanto che nessuno sarebbe potuto passare tra lei e loro. La Bella Signora aveva un vestito simile a quello delle mamme del villaggio (cuffia, scialle, grembiule), sul petto le splende un Crocifisso fulgidissimo con martello e tenaglie. La Bella Signora piange e dopo aver rivolto uno sguardo pieno di tenerezza ai suoi piccoli confidenti, inizia a parlare. Parla come Madre di Dio e Madre nostra dice: “Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio, Esso è così forte e così pesante che non posso più trattenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, sono INCARICATA di pregarlo incessantemente e voi non ci fate caso. Avrete un bel pregare, un bel fare: mai potrete compensarvi per la pena che mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservata il settimo e non me lo volete concedere. E’ questo che aggrava tanto il braccio di mio Figlio. Coloro che conducono i carri non sanno che ingiuriare il Nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che aggravano tanto il braccio di mio Figlio. Se il raccolto va a male, la colpa è vostra. Ve l’ho dimostrato l’anno passato con le patate; voi non ci avete fatto caso. Anzi quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, per Natale, non ne saranno più. Se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato, sarà mangiato dagli insetti e quello che verrà cadrà in polvere quando lo batterete. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa i bambini sotto i sette anni saranno colti da tremito e morranno tra le braccia di coloro che li terranno; gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci diventeranno bacate e l’uva marcirà”. Poi dirà loro: “Fate bene la vostra preghiera, figli miei, sera e mattina. Quando non avete tempo dite almeno un Padre nostro e un’Ave Maria: ma quando avete tempo ditene di più. A Messa vanno solo poche donne d’età; gli altri lavorano tutta l’estate e d’inverno, quando non sanno cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione. In quaresima vanno alla macelleria come cani”. “Ebbene figli miei, fate passare a tutto il mio popolo questo mio messaggio”.

Ecco l’invito che dobbiamo fare nostro di questa Nostra Signora de la Salette:. Questo invito della preghiera e della Santa Messa domenicale vale anche per noi tutti. Preghiamo oggi lo Spirito Santo perché questi nostri ragazzi ci aiutino, continuando a vivere il giorno del Signore partecipando alla Santa Messa, a fare della nostra vita un incontro di amore e non far versare altre lacrime alla Nostra Mamma celeste. Pace e bene!       Don PierLuigi